30 gennaio 2008

Ieri sera a teatro...


LA LUNGA VITA DI MARIANNA UCRIA di Dacia Maraini

con Mariella Lo Giudice, Luciano Virgilio - regia di Lamberto Puggelli

Considerata la scrittrice italiana contemporanea più conosciuta all’estero, Dacia Maraini con il romanzo La lunga vita di Marianna Ucria vinse il premio Campiello nel 1990. Il successo dell’opera la indusse a scriverne un’edizione teatrale che, messa in scena nel 1994, vinse il Premio IDI per la miglior regia. Scrive l’autrice: “Sono contenta che a distanza di tempo lo spettacolo venga ripreso nella sua integrità, con lo stesso regista, lo stesso scenografo e la stessa musicista, anche se gli attori sono mutati. La novità del testo teatrale rispetto al romanzo sta nello sdoppiamento di Marianna, ora giovane che osserva se stessa invecchiata, ora anziana che rivolge lo sguardo sbalordito a una se stessa infantile e persa. Questo gioco di prospettiva mi ha permesso di mantenere qualcosa dello stile metaforico, ragionato, del romanzo. Mi ha permesso di “riferire” il pensiero della protagonista che è parte integrante del tessuto narrativo”. La vicenda è ambientata in Sicilia, nel Settecento e narra la storia della nobile famiglia Ucria. Marianna, la protagonista, viene rappresentata in tre periodi della sua vita. All’inizio è una bambina che gioca e canta quand’ecco un uomo afferrarla e violentarla. Da questa violenza Marianna uscirà muta. C’è poi Marianna adulta, prima giovane signora e poi in là con gli anni, che conosce la propria sensualità grazie all’amore di un servitore e trova nel pretore Camaleo, che pure la ama, la dolcezza di una grande intesa intellettuale. Ma l’inquietudine e la sete di vita e di conoscenza di Marianna (divenuta una donna coltissima) la inducono a partire e ad abbandonare la Sicilia, via dal chiuso di una società che le ha ristretto la vita.


Avevo letto il libro e mi era piaciuto moltissimo, sia per la storia narrata che per il modo in cui si leggeva.
Mi è piaciuta moltissimo la rappresentazione teatrale, un cast di 23 attori bravissimi, dei costumi bellissimi, una scenografia molto avvincente e d'effetto, una musica perfetta.

2 commenti:

emilia ha detto...

hai ragione ...ho visto questo spettacoloml'anno scorso ed ero rimasta incollata alla poltrona a condividere l'angoscia e la forza della storia di questa donna! un bacio Lo

Anonimo ha detto...

Ho letto il libro e ho visto il film. Il libro è bellissimo, si legge in una sola volta e con il fiato sospeso.
Mi piacerebbe vedere lo spettacolo, se lo danno dalle mie parti (napoli) non me lo voglio perdere.

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