1 maggio 2011

Euroflora 2011

Durante le vacanze pasquali sono stata all'Elba, con la speranza di godermi un anticipo di estate come avevano fatto ben sperare le temperature eccessive dei giorni precedenti. Non è stato effettivamente così, tante nuvole e tanta pioggerella hanno ingrigito le giornate, regalandoci solo una bellissima giornata pasquale e nulla più. Ma il primo giorno di vacanza (e fortunatamente era una bellissima giornata, mannaggia a me che poi non ho fotografato il tramnonto d'oro sulla Biodola una volta sbarcati sull'isola) ci siamo fermati a Genova per visitare l'Euroflora, la mostra di piante e fiori da tutto il mondo che si tiene ogni 5 anni. Quest'anno è arrivata alla decima edizione, che si concluderà proprio oggi, alle 23, con questa bella giornata di sole splendente, come aveva aperto appunto il 21 aprile scorso.


La mattinata è iniziata nel migliore dei modi, mi sono incontrata con lei (supergentile e superorganizzata) che ci ha offerto una favolosa colazione da Tagliafico (una delle pasticcerie più antiche di Genova, proprio dietro al nostro albergo!), e che già ci aveva indirizzato bene la sera prima nel locale dei Fratelli la Bufala, sempre nelle vicinanze.
Una piccola visita al mercato orientale praticamente sotto casa, meta di numerosi genovesi per la loro spesa quotidiana (però, che prezzi!), dove i meravigliosi banchi di pesce hanno attirato la nostra attenzione (li avrei comprati tutti!), come pure quello delle spezie (potevano mancare in un mercato con questo nome?) e tutti quelli di frutta e verdura con ogni primizia e specialità, come i grandi asparagi viola ... a 18 eu al kilo!
Una veloce e piacevole passeggiata, il profumo del mare che attira nella giusta direzione, un'Italia in miniatura fiorita, un sottopasso decorato dai ragazzi del liceo artistico statale Klee Barabino, ed eccoci arrivati all'ingresso della fiera.
Ha ragione Gì quando dice che è un'esplosione (anzi, un'ubriacatura) di colori, che ti accoglie subito appena entrati col grande prato di gazzanie che aprono orgogliose le loro corolle al primo sole mattutino.

un prato di colori all'entrata

Questa manifestazione è cresciuta nel corso degli anni ed è diventata veramente un palcoscenico importante per floricoltori e vivaisti. Vi si tengono concorsi tecnici ed estetici che poi influenzano mode e stili di consumo. Ma come è scritto nella storia di questa manifestazione " ... la grande capacità di Euroflora è sempre stata quella di trasmettere, attraverso la riscoperta del fiore e della pianta come abitudine di vita, un messaggio di amore e di rispetto per la natura e di far conoscere a un vastissimo pubblico le più svariate tecniche di utilizzo del verde" ... aiutando sempre a riflettere su molti dei temi sensibili del nostro tempo, come la biodiversità, il rispetto dell'ambiente e la capacità dell'uomo di mantenere un rapporrto equilibrato con la natura nella vita di tutti i giorni (dalle stesse parole di introduzione alla manifstazione).

Le immagini descrivono meglio di ogni parola quello che si è potuto vedere ed ammirare: nel padiglione centrale il magnifico agrumeto di Oscar Tintori con quelli ornamentali e commestibili, come le nuove varietà di lime rosso e giallo, il grande giardino a terrazze o grande scalinata comedescritto nella piantina, le rinfrescanti cascatelle, lo spazio dedicato al deserto con le immancabili altissime palme e gli esemplari più fascinosi di cactus, e quello alla macchia mediterranea, rose colorate e profumate, a cespuglio o rampicanti, come la mia preferita banksia alba, le piante carnivore, l'incredibile e perpetuo miracolo del piccolo seme che diventa pianta. Poi il grande viale all'aperto di Orti & Giardini (a Pasquetta premiati i tre vincitori per categoria), la spettacolare mostra di orchidee (anche se io non ne sono una grande estimatrice, e riesco a farle morire tutte!), il teatro delFiore con le sale dedicate alle composizioni vincitrici dei concorsi, il grande roseto esterno di Barni, con in bella mostra anche tutte le bandierine dei premi ricevuti ... solo per fare qualche esempio.
Un altro messaggio di amore e speranza con l'Albero dei Desideri di Alfredo Ratti, a propria interpretazione personale, dopo essere stato attratto da quelli della preghiera ammirati durante i suoi viaggi, soprattutto negli altipiani tibetani e nepalesi. E così ance Mamo e Tito hanno affidato al vento le loro piccole parole di felicità e serenità, sperando che possano volare libere attraverso i cieli di ogni emisfero.
E poi un grande mercato verde di fiori, piante, semi ed aromatiche, attrezzistica e arredamento da giardino, artigianato locale ed estero, anche specialità culinarie e librarie, dove perdersi ... con gli occhi e il portafoglio sempre aperto!

Non ho resistito a qualche ricordo e qualche regalo, ma soprattutto alla novità di questa stagione, i semi dei frutti del cacao, per la prima volta in Italia (questi nella foto sono freschi ma io li ho presi semitostati), scoprendo in seguito che la loro vendita contribuirà a finanziare l’Associazione Italiana Sclerosi Multipla e la sua fondazione, FISM, grazie all’iniziativa della Antoniodeluca Farm Inc. di Miami, Florida.

semi di cacao freschi

Interessanti da leggere tutti i comunicati stampa riguardanti la manifestazione, e per chi volesse lustrarsi gli occhi ci sono le immagini ufficiali e quelle meno blasonate e più popolane su flickr.


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